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Il mondo di Semola, un luogo immaginario dove la speranza è l'ultima a morire, tutti possono "dire la sua" sempre e comunque, ma soprattutto, dove le persone che ritengono di avere una risposta per salvare il pianeta Terra da una fine catastrofica, vengono ascoltate e prese in considerazione. Il motivo per cui ho creato questo Blog, infatti, è quello di raccogliere in un unico indirizzo quello che posso trovare riguardo le soluzioni possibili per evitare di inquinare ancora di più il nostro pianeta, tutto questo con la voglia di conoscere,sapere e la totale ingenuità di un bambino di nome Semola. Con la speranza che questo luogo non rimanga immaginario e diventi realtà il prima possibile, vi invito a commentare e vi dò il benvenuto nel mio Blog. Semola

martedì 27 aprile 2010

Energia nucleare, pro e contro




Ci sono argomenti pro e contro l'energia nucleare. Una valutazione razionale non gioca a suo favore, esistono fonti energetiche meno costose e meno problematiche.

Con una certa regolarità salta fuori la voglia di energia nucleare: risolverebbe il pericolo "blackout", renderebbe il paese meno dipendente da importazioni di petrolio e carbone, potrebbe far scendere il prezzo dell'elettricità, le centrali nucleari, se gestite in maniera corretta, non sono inquinanti e meno pericolose delle grandi dighe. Questi gli argomenti.

Nella realtà sorgono tanti intoppi: dalla progettazione all'avvio di un nuovo impianto nucleare passano sette/otto anni, il tempo che ci vorrebbe per trovare un sito adatto e non contestato dagli abitanti resta un interrogativo. Quindi niente soluzione tempestosa dei problemi attuali. I costi di un nuovo impianto nucleare sono molto alti, per quello che sta sorgendo in Finlandia si parla di tre miliardi di Euro. Molto costoso e completamente irrisolto il problema delle scorie. Cosa farne, dove metterli? Un nuovo decreto legge permette l'esportazione, ma gli altri paesi hanno gli stessi problemi e per legge non importano più scorie. Se, inoltre, si considerano i sussidi che hanno ricevuto le imprese per ricerca e sviluppo nel campo dell'energia nucleare, questa tecnologia è da considerare molto cara: nell'ultimo programma quadro per la ricerca europea, le nucleari hanno ricevuto più di 1,2 miliardi di euro, mentre le energie rinnovabili solo 390 milioni di euro. A questo ci sono da aggiungere i prestiti stanziati nel quadro del trattato Euratom, per un totale di 3,2 miliardi di euro dal 1977, fa i conti Greenpeace.


Questi aiuti sono andati a scapito delle fonti rinnovabili, come il solare che nel paese del sole stenta a decollare. Lo stesso vale per l'eolico. Ambedue queste tecnologie hanno un loro impatto sull'ambiente, ma è un'impatto prevedibile, calcolabile e meno costoso del nucleare. Le fonti, sole e vento, sono inesauribili, investendo nella ricerca e migliorando le tecnologie si può aumentare la resa e diminuire l'impatto ambientale. Si pone la domanda: perché optare per una soluzione (che è sempre parziale) problematica e costosa, se esistono delle possibilità più facilmente "digeribili"?

Greenpeace su debito Enel e nucleare

Nucleare in Italia Pt. 1






da asca.it

27-04-2010
NUCLEARE: ACCORDO ITALIA-RUSSIA PER RICERCA SU FUSIONE

Approfondire la ricerca sulla fusione nucleare. E' finalizzato a questo obiettivo il cosiddetto progetto Egnitor, siglato dai rispettivi governi in occasione del vertice italo-russo. In particolare, la collaborazione avviata tra i rispettivi ministeri della ricerca scientifica prevede un programma comune per la ricerca sulla tecnologia a fusione nucleare. Di ''progetto molto importante per il futuro dell'energia nucleare'' ha parlato il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, durante la conferenza stampa che ha seguito il vertice Italia-Russia: ''L'energia nucleare potra' essere creata per fusione e non piu' per scissione'', ha aggiunto il premier ribadendo la propria soddisfazione e il proprio apprezzamento di fronte a ''un progetto che potra' cambiare gli scenari per la produzione di energia per le nuove generazioni''.



BERLUSCONI: ENTRO LEGISLATURA AVVIO 1* CENTRALE.

Prenderanno il ''via entro la legislatura, cioe' entro il 2013'' i lavori per la realizzazione della prima centrale nucleare in Italia. Lo ha annunciato il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, durante la conferenza stampa che si e' tenuta a Villa Gernetto in occasione del vertice Italia-Russia.

Berlusconi ha ribadito che dal suo punto di vista ''il nucleare e' una fonte di energia a cui nessun paese puo' rinunciare. Noi eravamo all'avanguardia, tanto che nel '67 avevamo ben 3 centrali funzionanti, ma poi sotto la spinta degli ecologisti estremi abbiamo dovuto rinunciare.

Oggi non e' possibile restare fuori da questa opportunita'''. Il problema piu' concreto, ha detto Berlusconi, e' che ''oggi i cittadini italiani a sentir parlare di centrali si terrorizzano. Sono in molti - ha precisato Berlusconi - a volere l'energia nucleare, ma nessuno dice si' a una nuova centrale nella propria provincia''. Ed e' per questo, ha annunciato ancora Berlusconi, che serve ''un vasta opera di convincimento'' che va promossa ''guardando alla situazione francese. Quando si realizzano nuove centrali, i francesi fanno a gara per averla a casa loro, perche' i lavori per le centrali portano tanto, tanto lavoro''. Ecco perche', ha concluso il premier, ''stiamo lavorando a un progetto per raccogliere le esperienze dei cittadini francesi e portarle qui da noi''.



INTESA TRA ENEL E INTER RAO UES.

Nasce in occasione del vertice Italia-Russia la prima partnership pubblico-privata nel settore nucleare in Russia.

Il memorandum of understanding siglato da Fulvio Conti, ad dell'Enel, e da Boris Kovalchuk, presidente di Inter Rao Ues prevede l'avvio di una cooperazione sul nucleare, in vista della costruzione di nuovi impianti e di una collaborazione su innovazione tecnica, efficienza energetica e distribuzione sia in Russia che nei paesi dell'Est Europa.

Il frutto della prima partnership pubblico-privata russa sul settore nucleare sara' la realizzazione della centrale nucleare di Kaliningrad, che utilizzera' la tecnologia di ultima generazione Vver 1200. L'avvio della produzione e' previsto tra il 2016 e il 2018, con una quota rilevante dell'energia prodotta destinata ai mercati europei.

Inter Rao Ues dettera' i termini e le condizioni per la partecipazione di investitori stranieri al nuovo progetto di reattore nuclerare mentre ad Enel tocchera' studiare gli aspetti tecnici, economici e normativi del progetto valutando condizioni e modalita' di una possibile partecipazione.

Soddisfazione e' stata espressa dal presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi: ''E' un accordo di largo respiro - ha commentato il premier - che da' all'Enel la possibilita' di ampliare la sua presenza in Russia''.



MILANO - Un «affettuoso benvenuto» a Vladimir Putin, al quale «sono legato da molti anni da stima, amicizia e affetto». Così Silvio Berlusconi ha salutato il premier russo in apertura della conferenza stampa a villa Gernetto dopo l'incontro tra i due leader. Al centro dei colloqui c'è soprattutto il delicato tema dell'energia.

FUTURO NUCLEARE - «Abbiamo parlato molto del futuro dell'energia nel mondo - ha spiegato Berlusconi - e siglato un accordo che può segnare una svolta per il nucleare. Un progetto che potrà cambiare gli scenari della produzione di energia per le generazioni future» (il riferimento è al memorandum d’intesa per la collaborazione in vista della creazione in territorio russo di un reattore termonucleare sperimentale "Ignitor"). Poi l'annuncio del premier: i lavori per la prima centrale nucleare in Italia «saranno iniziati entro tre anni» e ha assicurato che il ministro Scajola è intenzionato a far partire i lavori entro questa legislatura. «Prima di individuare un luogo in cui realizzare una centrale nucleare, bisogna che cambi l'opinione pubblica italiana». «Dobbiamo fare una vasta opera di convincimento sulla sicurezza delle nuove centrali- ha aggiunto il premier -. In Francia le comunità locali scendono in campo per avere le centrali in casa loro: portano anche tanto lavoro e si scatena la rincorsa per averle».

SPOT SULLA RAI - Da qui l'idea di spot da far partire sulla Rai: «Ne ho parlato con esponenti della nostra tv di Stato, stiamo lavorando a un progetto per raccogliere le esperienze dei francesi che vivono vicino le centrali e trasmetterle in Italia. È un lavoro che durerà più di un anno, ma è necessario», ha detto il premier. «È macabro che Berlusconi scelga cinicamente l'anniversario di Cernobyl per lanciare il suo progetto di propaganda sulla Rai per il nucleare», commenta Andrea Lepore, responsabile della campagna nucleare di Greenpeace. «L'ennesimo annuncio di propaganda sul nucleare denuncia tutte le difficoltà di Berlusconi di far digerire agli italiani una scelta sbagliata e antieconomica», ha aggiunto Ermete Realacci (Pd).