"Ricorda, il Mondo non ci è stato lasciato dai nostri padri ma ci viene dato in prestito dai nostri figli"
Benvenuti!
Il mondo di Semola, un luogo immaginario dove la speranza è l'ultima a morire, tutti possono "dire la sua" sempre e comunque, ma soprattutto, dove le persone che ritengono di avere una risposta per salvare il pianeta Terra da una fine catastrofica, vengono ascoltate e prese in considerazione. Il motivo per cui ho creato questo Blog, infatti, è quello di raccogliere in un unico indirizzo quello che posso trovare riguardo le soluzioni possibili per evitare di inquinare ancora di più il nostro pianeta, tutto questo con la voglia di conoscere,sapere e la totale ingenuità di un bambino di nome Semola. Con la speranza che questo luogo non rimanga immaginario e diventi realtà il prima possibile, vi invito a commentare e vi dò il benvenuto nel mio Blog. Semola
La Spezia. "A livello regionale dobbiamo solo proseguire il lavoro fatto. Dobbiamo investire e trovare risorse per la politica della cosa, sulle energie rinnovabili e l'esempio della Germania dovrebbe essere un bel monito anzichè pensare ad un ritorno al Nucleare. Il primo punto per Spezia sarebbe un definitivo via libera al Progetto Marinella, anche se esiste preoccupazione specie per quanto riguarda la costruzione della darsena interrata. Ma è un evidente motivo di sviluppo e volano per la nostra provincia. Altro passaggio importante è quello del water front che può subire un'accelerata con la presidenza Forcieri. La regione sosterrà questo progetto: è la grande occasione per questa città e il suo mare. Turismo e portualità: questo progetto potrebbe conciliare queste due grandi opportunità.
L'ENERGIA DEL MARE (da : http://www.greencrossitalia.it/) Il mare è una fonte di energia meccanica e termica. L'impiego di questa fonte è complicato e al momento piuttosto costoso.
ENERGIA DELLE ONDE L'energia prodotta dalle onde si ottiene sfruttando il movimento di galleggianti ancorati al fondo del mare con dei cavi che si avvolgono e svolgono sull'asse di un alternatore, oppure sfruttando il movimento dell'aria al di sopra delle onde, ma si è ancora in fase sperimentale. Un'altra possibilità è l'impiego dell'energia delle correnti marine, con sistemi simili agli impianti eolici. La principale differenza è nella struttura delle eliche a causa della densità molto maggiore dell'acqua rispetto all'aria e di una velocità mediamente più bassa.Nello stretto di Messina è collocato un impianto sperimentale di questo tipo.
MAREE Lo sfruttamento delle maree è un altro modo per produrre energia dal mare. Gli impianti per sfruttare questa energia sono simili a quelli idroelettrici, infatti una diga trattiene l'acqua in un bacino al livello dell'alta marea e la fa uscire in mare quando c'è bassa marea; quando il bacino ha raggiunto il livello del mare, si chiudono le condotte, in prossimità dell'alta marea, vengono riaperte ed il bacino viene nuovamente riempito.
DIFFERENZA DI TEMPERATURA La produzione di energia dal mare è possibile anche sfruttando la differenza di temperatura tra il fondo e la superficie. Una macchina termica può sfruttare la differenza di temperatura per ottenere energia meccanica e da questa quella elettrica. L'efficienza di questi sistemi non è elevata, intorno al 5% , ciononostante, poiché la quantità di energia termica accumulata nell'oceano è elevata, con questi sistemi è possibile ottenere enormi quantità di elettricità. Esistono impianti di questo tipo in India e nelle isole Hawaii.
L'energia del moto ondoso è una fonte di energia classificata tra le cosiddette "energie rinnovabili". Il moto ondoso del nome fa riferimento alla classificazione dell'energia per tipo di generazione. L'energia del moto ondoso è una fonte di recente sperimentazione in vari progetti europei di ricerca nel campo energetico. Vi sono varie tecniche di sfruttamento del moto ondoso. Un esempio noto è quello delle turbine Pelamis (sperimentate in Portogallo), costituite da strutture tubolari galleggianti ancorate al fondo marino. All'interno delle strutture vi sono delle turbine messe in moto dall'acqua che entra ed esce dalle strutture al ritmo del moto ondoso in cui il generatore si trova. Tali generatori generano energia con costanza, ma mostrano un ingombro non indifferente. Un altro tipo di impianto è quello a colonna d'acqua oscillante, anch'esso raccoglie l'acqua che entra grazie al moto ondoso per mettere in moto una turbina. Un generatore di tipo differente in fase di sperimentazione consiste in una turbina (simile a quelle eoliche) sottomarina messa in moto dalle correnti marine. In questo caso, non si tratta propriamente di energia dalle onde, ma comunque da correnti che contribuiscono alla formazione delle onde stesse.
In Germania riscaldamento pulito ed economico. Tre quarti dei tedeschi reputano l’investimento in un riscaldamento da fonti rinnovabili “conveniente” o “molto conveniente”. Una legge in vigore da quest’anno prevede, infatti, l’utilizzo di energie rinnovabili per il riscaldamento di tutte le nuove costruzioni. La Germania è il maggior consumatore energetico europeo, ma è anche uno dei paesi più coscienti dei problemi energetici.
Soprattutto in tempi in cui i risparmi potrebbero perdere valore conviene fare degli investimenti. Secondo gran parte dei tedeschi un’azione sicura è investire in un riscaldamento ‘rinnovabile’: pannelli solari, riscaldamento geotermico o a pellet (segature di legno a forma di cilindri, con una combustione CO2-neutrale). Un quinto dei tedeschi ha già fatto il passaggio a un riscaldamento ‘pulito’, e un altro quinto intende farlo nei prossimi cinque anni (Forsa agenzia per analisi statistiche 1/’09). Come mai allora il riscaldamento complessivo in Germania è prodotto solo per il 7,3% da energie rinnovabili?
Secondo Forsa il problema sono gli edifici pubblici, quelli industriali e i condomini di affittuari (i quali sono molto più comuni che in Italia): chi possiede o gestisce un condominio senza doverne pagare il riscaldamento, non è interessato ad investire in un sistema che in realtà è più conveniente. “Un terzo delle spese energetiche di uno stabile sono da attribuire al riscaldamento, investendo in un sistema rinnovabile si potrebbe ridurre notevolmente la bolletta,” spiega Jörg Mayer gestore di AEE (agenzia per energie rinnovabili).
“Ma non è solo una questione di risparmio: attraverso questo tipo di riscaldamento il valore dell’edificio sale, mentre diminuisce il suo impatto sull’ambiente,” prosegue Mayer. Sono questi gli argomenti che hanno convinto circa la metà dei tedeschi a compiere l’investimento.
Inoltre, una legge entrata in vigore dal primo gennaio 2009 stabilisce che gli edifici in costruzione dovranno ricavare l’energia per il riscaldamento almeno in parte da fonti rinnovabili. Ma quanto grande sarà questa ‘parte pulita? La legge non lo specifica. In totale però, il governo promette di utilizzare energia rinnovabile per il 14% del riscaldamento entro il 2020. Per ottenere questi risultati lo stato incoraggia gli investimenti sostenibili. Chi fa costruire un riscaldamento rinnovabile, ad esempio, ottiene il cosiddetto ‘premio clima’: aiuti finanziari che variano a seconda di grandezza e configurazione del nuovo sistema di riscaldamento.
La Germania è il maggior consumatore europeo di energia e il sesto a livello mondiale (Il mondo in cifre 2008). Tra grandi consumatori, però, è l’unico a non esserne anche un forte produttore, forse per questo i tedeschi sono così coscienti del problema energetico. La situazione di base è simile in Italia: quarto consumatore, ma misero produttore di energie in Europa.
Ma questa è un’altra storia.
(di Elisabeth Zoja)
Per non parlare dei posti di lavoro che si vengono a creare...
Germania, da energie rinnovabili 150mila posti di lavoro:
La Germania si conferma il paese europeo più impegnato nelle energie rinnovabili. Oltre il 10% dell'energia prodotta proviene da fonti di energie rinnovabili con un impatto sull'occupazione di 150mila posti di lavoro. Lo afferma il direttore dell'Agenzia per lo sviluppo delle fonti rinnovabili, Uwe Hartmann, nel recente incontro della Coldiretti "Meno smog in città con l'energia verde in campagna". (fonte Agi 16/02/2005)
La Germania vanta una potenza di 700 Mw soltanto nel fotovoltaico con investimenti in corso per incrementare la produzione di ben 12 volte nei prossimi cinque anni. L'obiettivo tedesco è ambizioso ma anche realistico: raddoppiare la produzione di energia rinnovabile entro il 2010.
Gli investimenti tedeschi saranno concentrati, oltre che nel fotovoltaico, anche nell'energia solare termica per il riscaldamento e nella produzione di energia dalle biomasse.
Ci prepariamo ad accogliere il nostro veliero storico, la Rainbow Warrior, che tra pochi giorni sarà in Italia. Attraccherà nei porti di Civitavecchia, Genova e Napoli per la nostra campagna contro il nucleare. La Rainbow diventerà il palco degli "Artisti contro il nucleare".
Il 9 marzo alle ore 13 sul sito Nuclear lifestyle ti invitiamo a seguire l'evento in diretta streaming: 99 Posse, Piotta, Punkreas, Adriano Bono & Torpedo Sound Machine e Leo Pari cantano insieme per la prima volta dal vivo il nuovo singolo "No al Nucleare".
L'energia nucleare è una fonte di energia alternativa molto controversa. Essa è certamente un'energia pulita in quanto le centrali nucleari non immettono nell’ambiente alcuna sostanza inquinante, né anidride carbonica né ossido di azoto nè zolfo, inoltre il nucleare, non usando combustibili fossili, riduce la dipendenza di petrolio dai paesi esteri. Ma al pari di questi numerosi vantaggi, vanno considerati i rischi elevati delle centrali nucleari. In caso di incidenti, le radiazioni di una centrale atomica comportano decessi per tumori e leucemie indotte, inoltre le scorie nucleari sono molto difficili da stoccare. I sottoprodotti della reazione di fissione sono, infatti, fortemente radioattivi ed hanno un lunghissimo tempo di decadimento. In ultimo, vi è il problema della localizzazione delle centrali che incontra molteplici resistenze da parte dei cittadini. In Italia, con il referendum del 1987 la popolazione si espresse contro il nucleare, ma oggi tale decisione è stata rivista e un accordo Italia Francia ha determinato la ripresa del nucleare come fonte di energia alternativa.
Cosa è l'eolico fai da te e come si può costruire un impianto eolico in casa sono due tra le domande che gli amanti dell'ambiente si pongono frequentemente. Esistono, oggi, sempre più sistemi che consentono di portare le energie rinnovabili nelle nostre mani, che consentono di creare, costruire ed ottenere dei sistemi rinnovabili ed economici per far fronte a svariate problematiche e necessità. E’ possibile costruire con le proprie mani una turbina eolica fatta in casa. E’, infatti, molto facile costruire, grazie ad un minimo di familiarità con gli attrezzi di piccola carpenteria, e grazie a qualche nozione di collegamenti elettrici, piccole turbine che iniziano a ruotare in condizioni di vento debole, ma che resistono anche alle raffiche più forti sviluppando la massima energia possibile. Nei negozi inglesi di fai da te è in vendita addirittura un un kit per la costruzione di un mini eolico domestico a soli 2.200 Euro. Il kit è composto da una microturbina a pale eoliche larghe capace di produrre fino a un kw di energia elettrica. Questi mini generatori possono essere piazzati sul tetto o nel giardino di casa utilissimi soprattutto per aree agricole artigianali e per i servizi, creando dei piccoli mulini a vento capaci di generare il 30% dell'energia elettrica necessaria per una famiglia media. Dal 15 al 19 luglio 2008 si è tenuto a Matera un corso gratuito per imparare a costruire, installare e mettere in marcia un generatore eolico da 1 KW con pale rotoriche in legno di circa 3 metri di diametro. Approfondimenti su: Eolico fai da te in energia eolica domestica o in energia Eolica.
E non solo... Guardate questo ragazzo cosa ha inventato? Geniale vero?
L'energia eolica è il prodotto della conversione dell'energia cinetica del vento in altre forme di energia (elettrica o meccanica). Oggi viene per lo più convertita in energia elettrica tramite una centrale eolica, mentre in passato l'energia del vento veniva utilizzata immediatamente sul posto come energia motrice per applicazioni industriali e pre-industriali (come, ad esempio, nei mulini a vento). Prima tra tutte le energie rinnovabili per il rapporto costo/produzione, è stata la prima forma di energia rinnovabile scoperta dall'uomo dopo il fuoco. Verso la fine del 2009, la capacità di generazione mondiale degli aerogeneratori era di 157,9 gigawatt[1], pari al 1,5% dell'elettricità consumata nel mondo;[1][2] e sta crescendo rapidamente, notandosi un raddoppio nei tre anni tra il 2005 e il 2008. Alcuni paesi hanno raggiunto un coefficiente di penetrazione della potenza eolica molto elevato (spesso con sussidi governativi); ad esempio, nel 2008, il 19% della produzione elettricità di base raggiunto dalla Danimarca, il 13% della produzione in Spagna[3] e in Portogallo, il 7% in Germania e nella Repubblica d'Irlanda. Nel maggio del 2009, otto paesi del mondo avevano centrali elettriche che vendevano a scopi commerciali raggiungendo con profitti.[2] I parchi eolici sono connessi alle reti elettriche; le istallazioni più piccole sono usate per fornire elettricità a luoghi isolati. Le compagnie elettriche stanno utilizando sempre più spesso il sistema del conto energia che consiste nel comprare l'energia in eccesso prodotta dai piccoli aerogeneratori domestici. Per alcuni aspetti l'energia eolica è una fonte attraente, come alternativa al combustibile fossile, dal momento che è abbondante, rinnovabile, ampamente distribuita, pulita e praticamente non produce gas a effetto serra (se non durante la produzione di componenti base, come le pale in alluminio). Comunque, la costruzione di "fattorie eoliche" non riceve unanime consenso a causa del loro impatto paesaggistico e altri danni ambientali da aerogeneratori, come il rumore molesto e la moria di uccelli.